Ai piedi del Monte Grappa troviamo Bassano del Grappa la città attraversata dal fiume Brenta e famosa per il Ponte degli Alpini e per essere la patria della prima distilleria italiana. La storica cittadina è la località più famosa del vicentino dopo il capoluogo Vicenza.
Non ci stanchiamo mai di visitarla, talmente è bella e ricca di storia. Decidiamo di ritornarci con una gità fuori porta in un giorno infrasettimanale di fine settembre.
Da tempo desideravamo farlo ma abbiamo atteso la conclusione dei lavori di restauro del Ponte Vecchio così da poterlo riammirare in tutto il suo splendore. E tanta attesa è stata pienamente ripagata!
Curiosi di scoprire quante cose si possono fare e vedere a Bassano del Grappa in un giorno? Andiamo!
Puoi organizzare il tuo soggiorno a Bassano del Grappa in pochi minuti da questo post:
Dove parcheggiare a Bassano del Grappa
Prima però voglio darvi alcune utili indicazioni su dove parcheggiare gratuitamente la macchina a Bassano del Grappa in modo da iniziare subito la visita della città.
Il consiglio che vi do, in base alla mia esperienza personale, è di lasciare la macchina presso il Parcheggio di Via Santa Caterina situato in fianco al Monumento Ragazzi del ’99 e da qui raggiungere il centro storico in 5 minuti a piedi risalendo la scalinata che lo collega al Viale dei Martiri.
Qui troverete numerosi posti auto e non dovreste incontrare difficoltà a parcheggiare.
1- Ponte Vecchio di Bassano o Degli Alpini
Un luogo suggestivo, una tappa obbligatoria ed un monumento di riflessione. Questo è lo storico ponte in legno coperto da sempre il simbolo della città di Bassano. Il Ponte Vecchio, situato nel punto in cui il fiume Brenta si restringe maggiormente, è conosciuto anche come Ponte degli Alpini o Ponte di Bassano.
Dichiarato monumento nazionale nel 2019, è dedicato alla memoria delle migliaia di alpini che lo attraversarono durante la Prima Guerra Mondiale per raggiungere l’Altopiano dei Sette Comuni di Asiago. Consiglio di soffermarsi qualche attimo per leggere le targhe commemorative affisse in loco.
Distrutto e ricostruito molteplici volte dalle varie guerre e piene del fiume Brenta, era nel passato l’unico passaggio economicamente strategico che univa Bassano del Grappa con Marostica. Oggi alla conclusione dei lunghi lavori di restauro il ponte è tornato al suo antico splendore rispettando ancora il progetto elaborato dal Palladio nel 1569.
2- Museo del Ponte degli Alpini
Alla fine del Ponte Vecchio troviamo il piccolo Museo del Ponte degli Alpini. Per accedervi bisogna entrare nella caratteristica taverna Al Ponte situata alla testata del ponte sul lato opposto al centro storico.
Voluto dall’Associazione Nazionale Alpini per onorare i colleghi caduti in guerra, il museo di per sè non molto grande, raccoglie diversi cimeli, reperti bellici e testimonianze della Prima e Seconda Guerra Mondiale e della resistenza frutto di donazioni o ritrovati sul Monte Grappa e sull’Altopiano di Asiago.
Moltissime ed interessanti le lettere d’epoca scritte a mano, le fotografie e perfino i foglietti che Gabriele D’Annunzio aveva gettato su Vienna in occasione della sua famosa trasvolata.
3- Museo della Grappa Poli
In un edificio storico a pochi metri dall’entrata del Ponte degli Alpini, troviamo il piccolo Museo della Grappa Poli, dedicato alla storia della distillazione della grappa, oltre che l’antica tradizione delle distillerie Poli.
Il museo è visitabile gratuitamente e nello shop prima dell’uscita potrete degustare ed acquistare grappe e distillati in vari gusti. Impedibile per gli amanti della Grappa ma, a nostro parere, interessante e bello anche per gli astemi come noi!
4- Mangiare le tradizionali bruschette venete
Non si può venire a Bassano del Grappa e non fermarsi a mangiare in una delle caratteristiche osterie e bruscetterie di questa graziosa cittadina. Una delle nostre preferite si chiama Al Porton e si trova in centro a Bassano del Grappa (Via B. Gamba, 3) a due passi dal bellissimo e suggestivo Ponte degli Alpini.
La specialità del locale sono le tradizionali bruschette venete che preparano in una grande varietà di gusti. Ci sono due sale interne ed anche una terrazza all’aperto da dove si vede l’entrata del Ponte. Ottimo posto per la pausa pranzo o la cena dove si respira un clima sereno e quasi familiare che unito alla qualità dei piatti ci fa sempre ritornare!
5- Alta Via del Tabacco
L’Alta Via del Tabacco, lunga complessivamente 32 km, è un itinerario d’interesse storico-culturale e paesaggistico, che si sviluppa lungo il versante destro della Val Brenta chiamata anche Valsugana, nota al tempo per le masiere dove veniva coltivato il tabacco.
Ha inizio dal Ponte Vecchio di Bassano, prosegue lungo il fiume Brenta fino al paese di Sarson per poi risalire le pendici del Monte Costa toccando una quota massima di 650 metri in località Col dei Sassi.
Noi ne abbiamo percorso solo una piccola parte iniziale e consigliamo questa bellissima passeggiata per ammirare le splendide vedute su Bassano e sul ponte degli alpini.
6- Statua del “Bacin d’Amor”
Un giovane alpino che stringe la sua bella prima di partire per il fronte, è l’opera dello scultore Severino Morlin che troneggia all’imbocco Nord del Ponte degli Alpini. La scultura del “Bacin d’Amor” riprende le parole della vecchia canzone popolare delle penne nere che recitava “sul ponte di Bassano noi ci darem la mano e un bacin d’amor“.
Nelle intenzioni dell’artista che l’ha realizzata la statua vuole essere un monito sul “dramma della guerra che significa soprattutto la perdita degli affetti” e un modo per i giovani di “ricordare il sacrificio degli alpini”.
7- Piazza Libertà e Piazza Garibaldi
Piazza Libertà, il “salotto elegante” di Bassano del Grappa, è il punto nodale della città dove convergono le principali vie del centro, si affacciano prestigiosi palazzi, le case dell’antica Stamperia Remondini (che ha portato il nome di Bassano in tutto il mondo) la Loggia del Comune e la Chiesa di San Giovanni.
Via S. Bassanio ci conduce nella vicina Piazza Garibaldi, detta anche Piazza delle Erbe pechè per molti anni vi si tenne il mercato degli ortaggi. Qui si possono notare la Torre Civica, la Chiesa di San Francesco, il Museo Civico e la fontana Bonaguro.
8- Palazzo Sturm – Museo della Ceramica e della Stampa
L’imponente Palazzo Sturm ospita oggi un bellissimo museo delle ceramiche e della stampa. Merita un passaggio per vedere sia la storia della stampa dei Remondini, sia la storia della ceramica che accompagna da sempre Bassano.
La terrazza all’ingresso offre uno degli scorci più suggestivi sul fiume Brenta e sul Ponte degli Alpini. Se andate in questo periodo potete ammirare anche la grande opera in metallo, il rinoceronte King Kong Rhino di Li-Jen Shih, che fà bella mostra di sè nel cortile del museo.
9- Castello degli Ezzelini
Il Castello degli Ezzelini è una fortificazione difensiva di epoca medievale sorta attorno alla Chiesa di Santa Maria. Nella seconda metà del XII secolo il castello venne donato dal vescovo di Vicenza ad Ecelo I, il capostipite di quella che fu la potente famiglia degli Ezzelini.
L’ingresso è dominato dalla snella quanto imponente Torre Bolzonella oggi chiamata anche Torre di Ser Ivano, masnadiere di Ezzelino III. Consiglio di non perdere la camminata sullo spettacolare e panoramico camminamento di ronda da cui potrete ammirare un bellissimo panorama sulla valle e sul ponte degli alpini.
10- Duomo di Santa Maria in Colle
Già citata in un documento del 998, il Duomo di Santa Maria in Colle è una stupenda e antichissima chiesa, che si può definire madre, in quanto probabilmente una delle prime sorte nel nucleo abitativo di Bassano del Grappa.
L’interno è uno scrigno di affreschi che merita di essere visitato. Da vedere il magnifico altare maggiore opera dello scultore Bernardo Tabacco, il bellissimo organo di Francesco Antonio Dacci ed il Battistero rappresentato da una coppa di marmo rosso con un diametro di un metro, sostenuta da una colonna che riporta l’iscrizione:“Benedictus De Novellis Archipresbiterus”.
11- Porta Dieda
Splendida struttura medievale perfettamente conservata e affrescata da Jacopo Bassano, la Porta Dieda si trova nel luogo dove un tempo sorgeva il Castello Inferiore di Bassano del Grappa. Serviva a difesa della strada proveniente da Padova e Cittadella, ed è una delle tre porte che possiamo ancora ammirare.
Le altre due sono: Porta delle Grazie, in Viale dei Martiri e Porta Granda o delle Campanelle, che permette l’accesso da Piazza Terraglio al Castello degli Ezzelini.
12- Viale dei Martiri
Il Viale dei Martiri prende il nome dai 31 partigiani catturati dai tedeschi durante il Secondo Conflitto Mondiale, e giustiziati mediante impiccagione sugli alberi che fiancheggiano ancor oggi l’esterno del viale. Ce lo ricordano le lapidi in latta affisse su ognuno degli alberi ad eccezione di uno rimasto anonimo.
Il viale non è solo un luogo della memoria ma anche il balcone della città affacciato sulla Valsugana e sul Monte Grappa, da cui si gode una splendida vista sui monti che sono stati teatro di duri scontri durante i conflitti mondiali.
Siete interessati a visitare altre città e località di mare del Veneto? Allora vi lascio i miei articoli su:
In questo articolo abbiamo scoperto insieme cosa fare e vedere a Bassano del Grappa in un giorno. Spero di avervi dato utili spunti per pianificare la vostra gita in questa incantevole cittadina ai piedi del Monte Grappa.
Avete un account Pinterest? Se vi è piaciuto condividete questo post nelle vostre bacheche e seguite la mia pagina dedicata al mondo dei viaggi.
Vi ricordo anche che potete trovarmi su Instagram viaggiaconflavio e sulla mia Pagina Facebook.
Magico quel ponte. Le vicende che ha attraversato poi sono incredibili
Vero. Vicende davvero incredibili. Progettato da Andrea Palladio è uno dei ponti più caratteristici d’Italia. Crollato a seguito di una travolgente piena del Brenta nel 1748 fi ricostruito fedelmente seguendo il disegno palladiano. Incendiato nel 1813 e successivamente riedificato.
Durante la Prima Guerra Mondiale vide il passaggio delle truppe italiano verso l’Altopiano dei Sette Comuni.
Raso al suolo da un gruppo di partigiani nel 1945, fu ricostruito nuovamente secondo l’originale ed inaugurato nel 1948 alla presenza dell’allora Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi. Dato che molti operai che parteciparono alla ricostruzione erano reduci di guerra appartenenti al Corpo degli Alpini nacque la leggenda che furono loro a rimetterlo in sesto. Infine venne danneggiato gravemente dall!eccezionale piena del 1966.
Oggi dopo i lunghi lavori di restauro è ancora più bello e magico!
Caspita, mi sa che batte la Feniche quanto a rinascite 😀 pur nella traumaticità degli eventi, queste storie comunque sono esempi importanti di tenacia e voglia di ripartire/ricostruire
Assolutamente, un grande esempio di resilienza, tenacia e voglia di ripartire e ricostruire nonostante le avversità. Per me ricordarlo in questo momento storico che stiamo vivendo ha un significato ancora più importante.