4 giorni a Istanbul – Parte I: Sultanahmet e il Quartiere dei Bazar

Moschee, bazar, arte bizantina e indimenticabili panorami sul Bosforo, questa è Istanbul, una città incredibile e per certi aspetti, la più affascinante d’Europa. Ci abbiamo trovato un’architettura mozzafiato, cibo delizioso e alcune delle persone più genuinamente ospitali che abbiamo mai incontrato nei nostri viaggi in Europa, una città che vorremmo visitare ancora e ancora, perchè ci è entrata nel cuore.

4 giorni a Istanbul – Parte I: Sultanahmet e il Quartiere dei Bazar

Istanbul non è la capitale, ma la principale città della Turchia. Nota un tempo come Bisanzio, prese poi il nome di Nuova Roma o Costantinopoli in onore dell’imperatore Costantino che ne fece la capitale dell’Impero Bizantino. Nei mille anni seguenti la città fu conquistata prima dai veneziani, quindi dai greci, ed infine dal Sultano Mehmet che ne fece la capitale dell’Impero Ottomano, trasformandola da cristiana a musulmana.

4 giorni a Istanbul – Parte I: Sultanahmet e il Quartiere dei Bazar

Con i suoi quasi 16 milioni di abitanti, Istanbul è la settima città più popolata al mondo. E’ divisa dallo stretto del Bosforo, unica a far parte di due continenti, quello asiatico e quello europeo. La città come avrete capito è veramente immensa ma in questo articolo cercherò di farvi vedere le cose più famose ed importanti da visitare assolutamente a Istanbul in 4 giorni.

4 giorni a Istanbul – Parte I: Sultanahmet e il Quartiere dei Bazar

In questa prima parte andiamo alla scoperta di Sulthanahmet e del Quartiere dei Bazar, entrambi situati sulla sponda europea di Istanbul. La secoda parte dell’articolo sarà invece dedicata ai quartieri di Beyoglu e Uskudar.


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Sulthanahmet

La nostra visita inizia dalla zona più famosa di Istanbul: il quartiere di Sulthanahment nel quale si concentrano, come in poche altre città nel mondo, i siti di maggior interesse storico e artistico e quelli con il maggior numero di visite. Alcuni sono davvero imperdibili e noi abbiamo cercato di vederli quasi tutti nel corso di questo nostro primo viaggio ad Istanbul.

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Basilica di Santa Sofia (Aya Sofya)

La nostra visita alla città inizia da Santa Sofia, in turco Aya Sofya, il più maestoso edificio religioso di Istanbul. La sua costruzione iniziata nel V secolo sotto Giustiniano, aveva come obiettivo quello di essere il più grande monumento cristiano del mondo. L’ambizioso progetto portato a termine mantenne il primato fino alla costruzione della Basilica di San Pietro a Roma nel 1626.

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Dedicata alla Sapienza di Dio, Sophia, fu cattedrale cristiana per quasi mille anni, quindi dal 1453, con la caduta di Costantinopoli, il sultano Mehmet II la trasformò in moschea, aggiungendo i quattro minareti, coprendo con la vernice gli splendidi mosaici bizantini, appendendo al muro 8 giganteschi medaglioni (con i nomi in lingua araba di Allah, Maometto, dei primi 4 califfi e di due nipoti del profeta), sostiendo il pulpito col Mihrab e sovrastando la cupola con alcuni versetti del corano.

Sconsacrata nel 1935 divenne per volonta di Ataturk un museo togliendole l’ingrato compito di assecondare una fazione religiosa piuttosto che un’altra.

4 giorni a Istanbul – Parte I: Sultanahmet e il Quartiere dei Bazar
4 giorni a Istanbul – Parte I: Sultanahmet e il Quartiere dei Bazar

Oggi (dal 2020) è tornata ad essere luogo di colto islamico. La Basilica di Santa Sofia è uno dei più grandi esempi superstiti di architettura bizantina e uno dei must da visitare assolutamente ad Istanbul. Il suo interno ci ha lasciato senza fiato per la maestosità della cupola, la bellezza dei famosi mosaici e la raffinatezza del soffitto a volta.

Moschea Blu

Usciti dalla Basilica di Santa Sofia andiamo a visitare l’altro importante monumento di Piazza Sultanhamet, la Moschea Blu, senza dubbio una delle moschee più affascinanti del mondo. Costruita per volere del sultano Ahmet I tra il 1597 e il 1616, deriva il suo nome dalle piastrelle di ceramica blu e azzurre che a decine di migliaia decorano l’interno, in particolare la cupola e le pareti.

Per entrare attraversiamo il grande cortile centrale di forma quadrata e circondato da porticati: ai suoi vertici si innalzano 4 dei 6 minareti che contribuiscono a dare la caratteristica sagoma alla Moschea Blu. Tenete presente che la Moschea Blu è chiusa ai turisti nelle ore dedicate alla preghiera.

4 giorni a Istanbul – Parte I: Sultanahmet e il Quartiere dei Bazar
4 giorni a Istanbul – Parte I: Sultanahmet e il Quartiere dei Bazar

Cisterna Basilica

A poche decine di metri da questi due capolavori architettonici troviamo l’ingresso della Cisterna Basilica, un’altro dei monumenti da visitare assolutamente a Istanbul. Risalente al periodo bizantino è la più grande cisterna sotterranea ancora conservata della città. Fu costruita per volere dell’imperatore Giustiniano con lo scopo di rifornire di acqua il Gran Palazzo.

4 giorni a Istanbul – Parte I: Sultanahmet e il Quartiere dei Bazar
4 giorni a Istanbul – Parte I: Sultanahmet e il Quartiere dei Bazar

Scesa la ripida scalinata davanti ai nostri occhi si apre uno spettacolo incredibile quanto affascinante. La grande cisterna si presenta come un enorme ambiente sotterraneo in cui si trovano 336 colonne di marmo, alte 9 metri e disposte in dodici file di 28, immerse nell’acqua e scenograficamente illuminate. Non avevamo mai visitato prima un monumento così particolare e suggestivo.

Al suo interno vi consigliamo di non perdere le due colossali teste di Medusa, riusate come piedistallo di colonne, capolavori di arte scultoria romana, e la colonna del pianto, così chiamata per le sue nodularità, che sembrano raffigurare delle lacrime che scendono!

Parco di Gülhane

Il Parco di Gülhane, in turco Gülhane Parkı, “Parco della Casa delle Rose”, è un parco storico situato nel quartiere di Sulthamehmet a Istanbul adiacente all’ingresso del Palazzo di Topkapi. Un tempo parte del giardino esterno del palazzo è oggi una splendida oasi verde con alberi ad alto fusto e deliziosi viali pedonali.

E’ il più antico e uno dei più estesi parchi pubblici di Istanbul. Noi siamo entrati dall’ingresso lungo Alemdar Cd. la strada percorsa dal tram T1 prima di proseguire la visita alla residenza dei sultani.

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Palazzo di Topkapi

Proseguendo la passeggiata in questo quartiere arriviamo alla sontuosa residenza storica dei sultani di Istanbulì: il Palazzo Topkapi, il meraviglioso palazzo fatto costruire da Mehmet il Conquistatore a seguito della conquista ottomana nel 1453.

L’accesso al palazzo avviene dalla prima corte varcando la Porta Imperiale, detta anche Cancello del Sultano, situata dietro la Basilica di Santa Sofia all’altezza della grande Fontana di Ahmed III.

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Seguiamo il percorso museale di visita attraversando il Primo Cortile sino a raggiungere il “Cancello del Saluto“. E qui ci siamo fermati in quanto il tempo ridotto a nostra disposizione non ci avrebbe consentito di sfruttare appieno il biglietto d’ingresso che bisogna acquistare per poter visitare l’Harem, la Sala delle Udienze, la Sala del Consiglio Imperiale, ed il famoso Tesoro Imperiale i cui pezzi forti sono costituiti dal Pugnale del Topkapi e dal preziosissimo Diamante del Frabbricante di Cucchiai.

Un diamante a forma di goccia del peso di 86 carati, circondato da altri 49 più piccoli, considerato il quinto più grande al mondo. Una curiosità: secondo la leggenda questo preziosissimo gioiello venne ritrovato casualmente ad Istanbul nella spazzatura da un uomo che ignorandone il grande valore lo avrebbe venduto ad un rigattiere in cambio di tre cucchiai, da cui deriva il nome.

I personaggi del Palazzo Topkapi

Nel momento di massimo splendore dell’Impero Ottomano dovete pensare che all’interno del Palzzo Topkapi vivevano circa 4000 persone, tra mogli, concubine, figli, servitori ed eonucchi. I sultani e le loro famiglie non si allontanavano quasi mai dal palazzo tanto che per ricevere le notizie dal mondo esterno si affidavano a diplomatici e cortigiani.

Le mogli dei sultani potevano essere al massimo 4 ed erano le prime quattro schiave che generavano un figlio maschio. Le concubine erano invece tutte le altre donne (schiave) dell’Harem,  il “luogo riservato” destinato alla vita privata delle donne nel mondo islamico. Queste dovevano essere tutte straniere in quanto la religione islamica proibiva la riduzione in schiavitù dei musulmani. Tra le numerose donne del palazzo la più famosa fu Haseki Hurrem Sultan, nota comunenmente come la “gioiosa” e moglie di Solimano il Magnifico.

Tra i figli, il primogenito era quello destinato a diventare imperatore e sua madre a diventare la figura femminile più importante del palazzo, che assumeva un ruolo politico di rilievo al fianco del giovane e poco esperto imperatore. Poteva prendere decisioni importanti ed affiancava il figlio fino al raggiungimento di una sua adeguata maturità politica e decisionale.

Gli eonucchi, uomini castrati ed utilizzati come guardie di palazzo. Quelli castrati totalmente diventavano i guardiani delle donne dell’harem.

Vi erano poi i giannizzeri, giovani schiavi maschi prevalentemente prelevati tra le popolazioni sottomesse, cui veniva affidato il ruolo di soldati. Tra quelli fisicamente prestanti ed intellettualmente brillanti erano selezionati invece i funzionari di regime.

Quartiere dei Bazar

E’ l’affascinante quartiere che ospita mercati dalla tradizione secolare quali il Gran Bazar e il Bazar Egiziano o delle Spezie, ma anche magnifiche moschee ottomane, antichi haman e suggestive sale da tè dove i locali fumano i tradizionali narghilè. Adiacente al quartiere di Sulthanahmet è sicuramente una delle zone più vivaci ed interessanti di Istanbul.

Gran Bazar

Il Gran Bazar, spesso considerato uno dei primi centri commerciali del mondo, è il più grande mercato coperto d’Istanbul. Occupa un’intero quartiere ed ospita circa 4.000 negozi, ristoranti, caffè e negozi di servizi distribuiti su 61 strade coperte.

Chilometri di vicoli che formano un’intricato labirinto nel quale la cosa più bella da fare per esplorarlo è perdersi senza meta ed immergersi tra i suoi colori, i suoi profumi, il suo ritmo e la sua confusione. Consiglio: state sempre attenti ai borseggiatori!

4 giorni a Istanbul – Parte I: Sultanahmet e il Quartiere dei Bazar
4 giorni a Istanbul – Parte I: Sultanahmet e il Quartiere dei Bazar

All’interno del mercato si vende praticamente di tutto, dalle spezie, ai dolci, ai gioielli, tappeti, ceramiche, oggetti di rame e ottone, articoli in pelle e souvenir. Un esperienza che merita assolutamente di essere fatta anche per osservare mentre si passeggia per le sue strade coperte, la storica architettura, le fontane, i chioschi in marmo risalenti al 17° secolo e le pareti decorate con piastrelle.

Numerosi sono i punti di accesso al Gran Bazar, ma probabilmente l’ingresso più comodo è quello da sud, situato nelle vicinanze della fermata del tram T1 “Beyazit – Kapalikarsi“.

Moschea di Nuruosmaniye

La Moschea di Nuruosmaniye , Moschea della luce di Osman, è considerata uno degli esempi più belli di architettura ottomana in stile barocco. Costruita tra il 1749 e il 1755 su commissione del Sultano Mahmud I è situata a fianco del Gran Bazar, cui si accede da un corridoio laterale che collega il mercato coperto alla via principale. L’interno di questa moschea è caratterizzato dagli elementi stilistici del barocco.

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Bazar Egiziano o delle Spezie

Un esplosione di profumi e di colori, questo è in sintesi il Bazar Egiziano o delle Spezie che riusciamo a visitare anche meglio dato che, per fortuna, lo troviamo meno affollato del Gran Bazar e forse anche un pò più genuino.

Qui ci troviamo bancarelle colme di spezie profumate e posizionate come opere d’arte, frutta secca deliziosa e classici dolcetti turchi. La struttura che opsita il bazar comprende anche negozi che vendono saponi profumati, souvenir, formaggi tipici e cosa che non sapevamo, pefino il viagra turco!

4 giorni a Istanbul – Parte I: Sultanahmet e il Quartiere dei Bazar
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4 giorni a Istanbul – Parte I: Sultanahmet e il Quartiere dei Bazar

Facile da raggiungere, il Bazar Egiziano, che deriva il suo nome dal fatto che in origine i prodotti venduti provenivano dal Cairo, si trova vicino la Moschea Nuova, e a pochi passi dalla fermata del tram T1 “Eminonu“.

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Stazione Sirkeci

Passeggiando sulla Mese, la strada principale dell’antica Costantinopoli a Sulthanhmet, abbiamo fatto una veloce visita alla Stazione Sirkeci, il terminale dell’Orient Express, il leggendario treno della Compagnie Internationale des Wagons-Lits che collegava Parigi con Costantinopoli.

L’epoca d’oro dell’Orient Express furono gli anni trenta del ‘900 durante i quali il treno divenne famoso per il suo confort e lusso. A servirsi del treno erano soprattutto reali, nobili, uomini d’affari, diplomatici e ricchi borghesi.

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Oggi la stazione Sirkeci è stata soppressa e sostiruita da una sotterranea per servire i treni Marmaray, la linea ferroviaria suburbana che attraverso un tunnel sottomarino attraversa il Bosforo collegando la parte asiatica a quella europea di Istanbul. Nella sala d’attesa si esibiscono regolarmente, per i turisti, i dervisci rotanti e danzanti.

4 giorni a Istanbul – Parte I: Sultanahmet e il Quartiere dei Bazar

Un’esperienza che volevamo assolutamente provare nel nostro viaggio era quella di assistere ad uno spettacolo dei dervisci rotanti, mentre si esibiscono nella danza sufi, conosciuta come Semà, una delle cerimonie più famose della Turchia. Purtroppo non siamo riusciti ad acquistare i biglietti.

Ponte di Galata

Il Ponte di Galata è uno dei ponti più antichi di Istanbul e si distingue dagli altri per essere sempre affollato da pescatori che si posizionano qui per sfruttare le acque del Corno d’Oro, famose perchè ci si pesca molto pesce. Davvero speciale lo spettacolo che si ammira di tutte le canne da pesca in serie.

Da non perdere anche i locali che si trovano nel piano inferiore del ponte, che consiglio di attraversare a piedi.

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Moschea di Solimano

Se c’è una cosa che ci dipiace davvero molto di non essere riusciti a visitare nel quartiere dei Bazar è senz’altro la Moschea di Solimano il Magnifico, in turco Süleymaniye Camii, la più imponente tra le moschee di Istanbul.

E’ situata sulla cima di uno dei sette colli della città, con una splendida vista sul Bosforo. Il maestoso edifcio, voluto ovviamente da Solimano il Magnifico, è stato progettato da Mimar Sinan, il più grande architetto ottomano.

Qualche consiglio per la visita

Il primo consiglio che mi sento di dare per la visita a Sulthanahmet e al quartiere dei Bazar è che se come noi alloggiate in questa zona della città, potete spostarvi a piedi oppure in alternativa usando il tram T1 che collega le principali zone e presenta le segueti fermate comode per visitare i principali siti di interesse:

  • “Sultanahmet” per la Moschea Blu, la Basilica di Santa Sofia e la Cisterna Basilica
  • “Beyazıt – Kapalıçarşı” per il Gran Bazar e la Moschea di Nuruosmaniye
  • “Gülhane istasyonu” per il Palazzo Topkapi e il Parco di Gülhane
  • “Eminönü” per il Bazar delle Spezie e la Moschea Nuova
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Sono numerosi i locali dove si può mangiare nel centro storico di Istanbul, ma i posti autentici purtroppo scarseggiano. Noi abbiamo comunque mangiato bene spendendo il giusto.

Tra i piatti che non dovete assolutamente perdervi di assaggiare c’è sicuramente il Doner kebab, il famoso piatto tipico della cucina turca, a base di carne cotta su un girarrosto verticale. Noi lo abbiamo gustato già alla prima cena del nostro viaggio in un ristorantino molto carino a pochi passi dal nostro hotel.

4 giorni a Istanbul – Parte I: Sultanahmet e il Quartiere dei Bazar

Siamo giunti al termine di questo articolo nel quale abbiamo scoperto insieme alcune delle cose da vedere a Istanbul nei quartieri di Sulthanahmet ed in quello dei Bazar. Mi auguro di avervi lasciato uno spunto interessante per la vostra prossima visita a questa bellissima città turca.

Avete mai visitato questa meta? Vi ispira? Fatemelo sapere nei commenti.

Appuntamento con il prossimo post per scoprire la nostra personale visita ai quartieri di Beyoglu e Uskudar.

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