Buonasera lettori di Viaggiaconflavio. Oggi vi parlo dei gallarjia, i coloratissimi balconi in legno decorati caratteristici di Malta.
Durante il mio viaggio a Malta ne ho visti moltissimi passeggiando fra le strade della capitale e della cittadina di Vittoriosa. Questo elemento tipico dell’architettura vernacolare maltese si diffuse in particolare a La Valletta e nelle Tre Città nel XVIII secolo, parallelamente alla diffusione dello stile barocco. Si ritiene che il primo esempio di gallarjia a La Valletta risalga intorno all’anno 1675 con il balcone coperto che circonda l’angolo della Old Theatre Street del Palazzo del Gran Maestro. Secondo la descrizione di Sieur de Bachelier si tratta di “un balcone coperto di vetro che unisce tutte le stanze di un lato dell’edificio ” e permetteva al Gran Maestro Nicholas Cottoner di passeggiare sul suo camminamento coperto ed osservare, senza essere visto, tutto quello che accadeva nelle due piazze vicine al suo palazzo.
Il termine gallarjia si presume essere di origine italiana e derivante dalla parola galleria che significa passaggio coperto. Questi balconi comperti sono considerati discendenti e derivanti da un elemento dell’architettura tipica del mondo islamico: la mashrabiya. Una sorta di bovindo sporgente costruito in legno intagliato e a volte impreziosito da vetrate situato ai piani superiori degli edifici.
Se volete scoprire di più su Malta vi consiglio di leggere il mio articolo approfondito su: Cosa vedere a Malta in 3 giorni se è la Prima Volta che ci Vai.