Amsterdam, nei luoghi della memoria: vedere la Casa Anna Frank

La Casa di Anna Frank è uno dei luoghi “della memoria” che a mio parere merita di essere visitato durante un viaggio ad Amsterdam. Un pugno nello stomaco ed un momento di riflessione su una pagina nera della storia recente. Con la sua cruda realtà ed il suo carico emotivo permette a chi la visita di sentirsi, una volta usciti, arricchiti e forse più consapevoli.


E’ un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze
perchè esse sembrano assurde e inattuabili.
Le conservo ancora, nonostante tutto, perchè continuo 
a credere nell’intima bontà dell’uomo.
Mi è impossibile costruire tutto sulla base della morte,
della miseria, della confusione.
Vedo il mondo mutarsi lentamente in un deserto, 
odo sempre più forte l’avvicinarsi del rombo che ucciderà noi pure,
partecipo al dolore di milioni di uomini, eppure quando guardo il cielo,
penso che tutto si volgera nuovamente al bene, 
che anche questa spietata durezza cesserà,
che ritorneranno l’ordine, la pace e la serenità.”  
(Anne Frank – 15 luglio 1944)


Era il 15 luglio 1944 quando Anne Frank scrisse queste parole diventate una pagina esemplare del suo Diario. Sono pagine come questa, scritta solo pochi giorni prima dell’irruzione dei tedeschi nel “alloggio segreto”, che fanno del Diario di Anna Frank qualcosa di più di un semplice documento umano.

Amsterdam, nei luoghi della memoria: vedere la Casa Anna Frank

Ad Amsterdam in Prinsengracht 263-265, il canale del Principe, è possibile visitare una casa-museo davvero straordianaria. Vedrete con i vostri occhi le stanze in cui una ragazzina di 13 anni visse due anni della sua giovane vita prima di essere deportata dai nazisti ad Aushwitz – Birkenau e quindi morire di tifo, assieme alla sorella maggiore Margot, nel campo di sterminio di Bergen Belsen solo poche settimane prima della liberazione.

Varcare la porta segreta dietro la libreria, salire le scale, vedere le piccole stanze in cui Anne visse con la sua famiglia è per me una toccante emozione! 

Un luogo che vi farà conoscere la breve vita di una giovane ragazza ebrea nata a Francoforte sul Meno il 12 giugno 1929 e trasferitasi nei Paesi Bassi con la famiglia per sfuggire alle persecuzioni naziste. Dopo l’invasione dei tedeschi i Frank progettarono di nascondersi e allestirono un alloggio segreto nella casa dove Otto (il padre di Anne) aveva il suo ufficio.  Qui vissero per due anni (dal 1942 al 1944) assieme alla famiglia van Pels senza mai uscire all’aria aperta.

Seguendo il percorso di visita potrete vedere il luogo della casa preferito da Anna Frank. La piccola finestra della soffitta attraverso la quale poteva vedere la luce del sole e guardare il cielo senza paura di essere vista! Le “tacche” della crescita delle due sorelle, Anne e Margot. Le pareti della sua cameretta sulle quali rimangono ancora incollate le fotografie di attori dell’epoca ed i ritagli di giornale.

La visita termina in un grande salone moderno che espone contenuti multimediali sulla storia e le vicissitudini di tutti gli abitanti della casa. Al centro del quale è esposto in una teca di vetro protettiva, il Diario originale di Anna Frank, rosso a quadretti, semplice e piccolo, aperto in una pagina a caso tra le tante.

Il Prinsengracht, davanti alla Casa di Anna Frank

Spero che ti potrò confidare tutto, come non ho potuto mai fare con nessuno, e spero che sarai per me un gran sostegno.”  (Anne Frank, 12 giugno 1942)


Con queste parole scritte il 12 giugno 1942, inizia il Diario di Anna Frank. Era il giorno del suo tredicesimo compleanno ed Anne aveva ricevuto il diario come regalo. Un libriccino rosso, da lei chiamato Kitty, al quale, in mancanza di una vera amica, confidò i suoi pensieri. Nel suo diario, Anna descrisse per più di due anni, gli eventi della sua vita quotidiana in clandestinità.

Dopo essere stati scoperti dalla Gestapo i clandestini dell’alloggio segreto, vennero arrestati e deportati nei campi di concentramento. L’unico a salvarsi fu il padre di Anne, Otto Frank, il quale dopo essere rientrato ad Amsterdam al termine della guerra, nel 1947 fece pubblicare il diario della figlia col titolo originale HetAchterhuis (“Il retrocasa” in olandese). Nel 2009 l’UNESCO ha inserito il Diario di Anna Frank nell’Elenco delle Memorie del Mondo.

La Casa di Anna Frank

“Non penso a tutta la miseria, ma alla bellezza che rimane ancora.” (Anne Frank)


Dove acquistare i biglietti per la Casa di Anna Frank e info utili per la visita

Oggi la Casa di Anna Frank è tra i luoghi più visitati di Olanda e lo dimostra la grande fila che ogni giorno si forma all’ingresso. E’ possibile accedere alla Casa di Anna Frank con un biglietto d’ingresso acquistabile sul sito ufficiale del museo che permette di scegliere il giorno e l’orario preferiti per la visita. Il mio consiglio è di acquistare in anticipo i biglietti (on line) e di dedicare un’oretta a questa visita/esperienza. Ne uscirete arricchiti ! Tenete presente che all’interno della casa-museo ci sono scale anche ripide da salire e non essendoci ascensori non è una visita accessibile per chi ha difficoltà nella deambulazione. Inoltre è vietatissimo scattare fotografie.


Quel che è accaduto non può essere cancellato, ma si può impedire che accada di nuovo.” (Anne Frank)


Come raggiungere la Casa di Anna Frank

La casa-museo di Anna Frank è situata al centro di Amsterdam e conserva il nascondiglio in cui Anna Frank scrisse il suo famoso diario durante la Seconda Guerra Mondiale. Si trova lungo il Canale del Principe (Prinsengracht 263-265). Si può raggiungere facilmente utilizzando i tram cittadini della linea 13 o 17 scendendo alla fermata Westermarkt. Oppure a piedi dalla Stazione Centrale di Amsterdam in 20-30 minuti di cammino..


Visitare la Anne Frank Huis è un’esperienza che non mi sento di consigliare ma che rimarrà a lungo tra i ricordi più toccanti dei vostri viaggi. Per non dimenticare mai quanto è successo nella nostra Europa non molti anni fà e per conoscere la vita di una bambina ebrea tedesca diventata il simbolo della Shoah. Quello che mi sento di dirvi è: andateci se ve lo sentite. A me ha fatto venire la pelle d’oca ed ho provotato sensazioni diverse da quando ho letto il libro.

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