Una delle escursioni più belle da fare nel Parco Naturale Regionale della Lessinia, ed una delle mie preferite nei pressi di Erbezzo (VR), è quella che conduce al Rifugio Malga Lessinia, alle Trincee della Grande Guerra – Ecomuseo Malga Pidocchio ed al Rifugio Castelberto.
Decidiamo di fare questa semplice escursione in un giorno fra settimana, un venerdì con le previsioni del tempo buone, ma che al nostro arrivo ci accoglie con un cielo parzialmente coperto ed a tratti con nuvole minacciose.
Non proprio le condizioni meteo ottimali ma non ci scoraggiamo e decidiamo di essere ottimisti e provarci! Questo, essendo vicino casa, è un percorso che abbiamo fatto varie volte quindi conoscendolo bene andiamo un pò più tranquilli.
Come arrivare in auto al Bivio Pidocchio da Verona
Da Verona seguite le indicazioni per Grezzana, quindi proseguite fino a Stallavena dove al bivio, in prossimità dello spaccio Carrera, prendete la strada a sinistra che passando per Lugo, Bellori (SP14) e Cappella Fasani (SP14a) vi condurrà fino al paese di Erbezzo situato a 1118 m. di quota.
Da qui proseguite in direzione Sant’Anna d’Alfaedo e prendete la strada sulla vostra destra per Malga Lessinia e Rifugio Castelberto.
Dopo circa 9 km sarete al Bivio Pidocchio, dove in assenza di neve è possibile parcheggiare l’auto a bordo strada, poco prima che la via asfaltata prosegua alla vostra sinistra in direzione del Passo Fittanze.
Il bivio è ben segnalato con i cartelli stradali, quindi non potete sbagliare! Volendo si può anche proseguire in macchina sulla strada sterrata ed arrivare fino a Malga Lessinia.
In questo modo possono raggiungerla anche le persone anziane e quelle con qualche difficoltà nella deambulazione.
Inizio escursione: Bivio Pidocchio
Dal Bivio del Pidocchio (1568 m. di quota) salite a piedi percorrendo la strada sterrata alla vostra destra e dopo circa 30 minuti di cammino molto tranquillo arrivate alla Malga Lessinia, situata a 1616 m. di quota.
La strada è abbastanza larga ma fate comunque sempre attenzione perchè potreste incrociare qualche automobile che sale o che scende! Sarete avvolti da verdi prati e sulla vostra destra potrete ammirare la sagoma inconfondibile del Monte Baldo.
Rifugio Malga Lessinia
Questa è una delle malghe più conosciute e punto di riferimento per gli escursionisti nel Parco Naturale della Lessinia. Costruita come caserma per ospitare i militari impegnati lungo il confine Austro-Ungarico della Prima Guerra Mondiale, dopo il 1945 la struttura venne riadattata per diventare malga d’alpeggio.
A partire dal 2000 all’attività di allevo e produzione di prodotti caseari venne affiancata quella di punto di ristoro.
A gestione familiare da 40 anni offre piatti semplici ma buoni della cucina tipica trentina quali gnocchi di malga, polenta con i funghi, taglieri di salumi e formaggi accompagnati da un buon vino valpolicella classico.
Malga Lessinia ha un’ottima posizione ideale per mangiare o per una semplice pausa, ma anche quale punto di partenza per tutti coloro che vogliono immergersi nella natura del Parco Naturale Regionale della Lessinia con svariati percorsi per trekking, mountain bike ed equitazione, adatti a ogni livello di preparazione.
Seguite la loro Pagina Facebook per essere sempre aggiornati su aperture e raggiungibilità causa neve.
Prima di proseguire vi consiglio di vedere la piccola cappella, costruita per onorare San Paolo, protettore dei “Malgari”.
Trincee della Grande Guerra – Ecomuseo Malga Pidocchio
Terminata la pausa al Rifugio Malga Lessinia ci rimettiamo in cammino e dopo 15- 20 minuti arriviamo alla prossima tappa: le Trincee della Grande Guerra – Ecomuseo Malga Pidocchio.
Un luogo che vi consiglio di visitare assolutamente, ovviamente neve permettendo! Interessanti e facilmente raggiungibili le trincee militari della Grande Guerra, riportate alla luce e ben mantenute dagli alpini.
Camminando tra gli stretti passaggi e cunicoli vi renderete conto degli spazzi e delle condizioni reali degli uomini che hanno combattuto in questo luogo situato sul fronte, a vedetta sulla Val d’Adige, dove passava il confine tra l’Italia e l’Impero Austroungarico.
Mentre stiamo uscendo dalle trincee abbiamo una piacevole sorpresa: una bella marmotta ci passa sopra fermandosi qualche istante ad osservarci…. era da tanto che non ci capitava…. bello!
Rifugio Castelberto
Di nuovo in cammino proseguiamo oltre le Trincee appena visitate seguendo la strada sterrata. Salendo con alcuni tornati ci porta fino al Parcheggio Rifugio Castelberto che raggiungiamo con un’altra mezz’ora di camminata tranquilla.
Qui ci troviamo di fronte ad un’altro bivio: tenendo la destra si va verso il Rifugio Podesteria, mentre a sinistra si prosegue per arrivare al Rifugio Castelberto, termine di questa escursione.
Situato nel punto più elevato dell’omonimo monte, a m. 1765 di quota, è uno dei punti più a Nord di tutto l’altopiano della Lessinia vicinissimo al confine tra Veneto e Trentino – Alto Adige.
Pochi minuti a piedi dopo il rifugio si arriva al punto panoramico da cui si gode una vista magnifica sul Monte Baldo, sul Monte Altissimo di Nago fino alle Cime del Bondone ed oltre. In caso di giornata limpida lo spettacolo è meraviglioso!
Noi purtroppo in quest’occasione non siamo molto fortunati. Poco oltre il bivio ci rendiamo conto di un graduale peggioramento del meteo che ci impone di fermarci e tornare indietro seguendo il medesimo percorso della salita.
Erbezzo
Terminata l’escursione decidiamo di fare quattro passi nel paese di Erbezzo, situato in provincia di Verona alle porte del Parco Naturale Regionale della Lessinia. Il suo piccolo e ordinato centro abitato mi ricorda i paesini del Trentino.
Merita farci una piccola passeggiata per visitare una chicca da non perdere: la piccola Chiesa Parrocchiale di Erbezzo.
Scheda tecnica escursione
- Difficoltà: Facile (strada sterrata)
- Dislivello: m. 197
- Lunghezza: 3,9 km (solo andata)
- Bivio Pidocchio (m. 1568)
- Rifugio Malga Lessinia (m. 1616)
- Rifugio Castelberto (m. 1765)
Terminano qui i miei consigli per trascorre una bella giornata all’aria aperta con una bella camminata nel Parco Naturale Regionale della Lessinia.
Vi è piaciuto quest’articolo? Mi auguro di avervi lasciato spunti interessanti per la vostra prossima tappa alla scoperta della mia regione, il Veneto!
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