Scrivo questo articolo in risposta ad alcune domande che vedo essere abbastanza frequenti e che tornano più volte tra amici, colleghi e sui vari social.
Una domanda che in particolare torna tante volte, ovvero sempre la stessa, è: ma perchè caro Flavio viaggi spesso e volentieri da solo? Oppure, come fai a viaggiare da solo? Oppure mi consigli come faccio a viaggiare da solo? E’ una cosa che vorrei fare tantissimo anch’io però non sono mai riuscito a farlo?
Cercherò di darvi una risposta il più possibile completa su questa tematica che chiaramente può far scaturire, confronti, dibattiti, ed opinioni personali.
Prima però mi sento di fare una premessa. Ovviamente tutto quello che scriverò potrà essere smentito o usato, tra virgolette, contro di me, ma è chiaramente la mia opinione personale e come tale mi sento di condividerla.
Non concordo con chi prende determinate posizioni del tipo: è così che si viaggia, viaggiare da soli è il modo vero di viaggiare, ecc. Penso che ognuno di noi sia abbastanza libero ed abbastanza grande da scegliere il modo che preferisce di viaggiare.
Credo anche che a seconda della fase della prorpia vita che si sta attraversando ed a seconda dei propri interessi e delle proprie attitudini, si può essere più o meno portati per una tipologia di viaggio piuttosto che per un’altra.
Al viaggio di coppia, viaggio di gruppo, viaggio con la famiglia, viaggio con i bambini, viaggio organizzato, viaggio in solitaria, viaggio all’avventura, viaggio all-inclusive, ecc.
Sono arrivato a viaggiare da solo come una sorta di evoluzione iniziata diversi anni fà quando per le prime volte andavo in vacanza o con i miei genitori o con un piccolo gruppo di amici.
Era il modo classico di viaggiare, prenotando tutto in agenzia di viaggio, decidendo insieme la meta, il periodo e poi si facevano le varie escursioni una volta arrivati sul posto.
E per me a quel tempo era già la cosa più bella del mondo, perchè comunque mi permetteva di vedere città e luoghi diversi, non vedevo l’ora che arrivassero le ferie estive per andare in vacanza, sfogliavo tutti i depliant, i libri e le foto perchè internet non era ancora così diffuso come lo è oggi, ed ero già preso benissimo da tutto questo. Però era un modo di viaggiare chiaramente un pò diverso rispetto a come viaggio oggi.
Perchè viaggio da solo? 4 vantaggi e benefici di viaggiare da solo
Un pò alla volta, mammano che ho acquisito esperienza di viaggio ho iniziato a fare da solo le varie prenotazioni senza più ricorrere all’aiuto dell’agenzia di viaggi cercando ogni volta di fare qualcosa in più, provando cose ed esperienze diverse ma senza mai “esagerare” e fare il “passo più lungo della gamba”.
Dal noleggio della bicicletta al noleggio dell’auto, dalle varie escursioni in treno e con gli autobus ai vari trasferimenti tra una città e l’altra, dall’Italia all’Europa fino agli Stati Uniti, al Canada, agli Emirati Arabi, Giappone ecc.
Insomma cencando sempre di fare ogni volta un passo più in là. Fino a quando ho deciso di “buttarmi” e di intraprendere il primo viaggio in solitaria che mi ha veramente segnato e che è stato l’InterRail, zaino in spalla organizzato interamente in autonomia che mi ha portato fino a Berlino attraversando in treno Austria e Germania e toccando oltre alla capitale tedesca, anche le città di Innsbruck, Monaco di Baviera, Francoforte sul Meno, Amburgo e Fancoforte sull’Oder.
Uno dei viaggi più emozionanti e belli che ho mai fatto e che ha rappresentato un pò il mio “battesimo”. Perchè da quel momento in poi non ho più smesso. Anzi mentre rientravo in Italia stavo già pianificando e progettando quella che sarebbe stata, da lì a poco, il mio secondo viaggio in solitaria fino ad Amstedam!
Cercando di riassumere un pò il mio pensiero su quattro grandi aeree, i quattro grandi benefici che secondo me derivano dal viaggiare da soli sono:
- Conoscere l’essenza del posto che si visita, ovvero oltre ai luoghi conoscere le persone
- La comodità e la flessiblità
- Il risparmio economico
- L’emozione di essere da solo e guardare fuori un mondo nuovo e sconosciuto
1- Conoscere l’essenza del posto che si visita, ovvero oltre ai luoghi conoscere le persone
Il primo beneficio, sempre ovviamente secondo me, è conoscere l’essenza del posto che si visita, ovvero oltre ai luoghi conoscere ed interagire il più possibile con le persone del luogo.
Questo perchè chiaramente quando una persona vede che siamo in gruppo, tendenzialmente sarà un pò intimorita e meno propensa ad interagire con noi. Immaginiamo una situazione in cui sto viaggiando con alcuni amici è piuttosto difficile che qualcun’altro venga lì e vada a “rompere l’equilibrio del gruppo” e magari dica: Ehi, ciao come và? Cosa stai facendo da queste parti?
Ho notato che invece quando mi trovo in situazioni in cui viaggio da solo la gente è più portata a parlare con me, perchè è meno spaventata, perchè anche se magari viaggiamo tanto non tutti sono così portati a conoscere altra gente, a parlare con persone che possiamo incontrare per strada.
Quindi in tutti quei casi in cui una persona che è mediamente timida, mediamente socievole, sarà comunque più indotta o più aiutata a parlare con voi se sarete lì da soli, perchè anche voi allo stesso tempo sarete più vulnerabili rispetto a quelle persone che stanno intorno a voi.
Interviene una sorta di empatia per cui le persone vengono più facilmente a parlarvi oppure ti aituano più facilmente se magari ti vedono un pò spaesato la prima volta che prendi la metro a Tokyo o che cerchi di orientarti leggendo la mappa a Dubai!
Inoltre conoscere le persone del posto ti aiuta a conoscere la cultura del luogo, a vedere posti interessanti in cui non saresti mai andato, ad assaggiare cibi buoni che non avresti mai mangiato, a sfruttare occasioni che probabilmente ti saresti perso e così via.
Ricordo molto bene la mia prima volta in cui ho sperimentato questa piacevolissima situazione: ero a Berlino su un treno della metropolitana e stavo cercando di capire a quale stazione mi conveniva scendere per raggiungere la mia meta.
Subito 3-4 persone che erano attorno a me e che hanno capito la mia difficoltà si sono avvicinate ed hanno cercato in tutti i modi di aiutarmi e lo hanno fatto così bene che questa loro gentilezza e disponiblità l’ho apprezzata tantissimo.
Oppure quando in Giappone a Tokyo non riuscivo più ad orizzontarmi e capire quale direzione dovevo prendere per arrivare al museo che volevo visitare e due ragazze giapponei con il loro google maps sul telefonino mi hanno accompagnatto fino alla porta d’entrata del museo!
2- La Comodità
Il secondo grande beneficio del viaggiare da soli per me è la comodità. Perchè chiaramente viaggiando da solo posso essere molto più flessibile, posso viaggiare in un momento che voglio io, quando arrivo in un luogo posso vedere le cose che interessano più a me, dare la priorità ad un’escursione piuttosto che a passare la serata in un ristorante, oppure svegliarmi presto la mattina senza sentirmi a disagio a chiedere a tutto il gruppo di svegliarsi alle 6 per andeare vedere un’alba, piuttosto che per prendere un traghetto per andare a farmi una passeggiata su una spiaggia deserta, piuttosto che prendere un treno per spoastarmi in un’altra città, ecc.
Perchè quando siamo con altre persone dobbiamo scendere a compromessi ed è difficile tante volte trovare altre persone con lo stesso tuo obiettivo o le stesse necessità in quel preciso momento.
Senza considerare tutta quella parte più o meno difficile che consiste nel mettere assieme ed incrociare gli impegni di ognuno, i periodi delle ferie, il lavoro, le problematiche familiari e di chi rimane a casa…. io posso quel giorno lì ma non il giorno prima o quello dopo, ho una riunione sul lavoro alla quale non posso mancare, il giorno dopo è il compleanno di mia nipote, ho le ferie dal 5 al 15 agosto…
Chiaramente ognuno ha la propria vita, i propri impegni. Personalemente ne ho molti e sono spesso full tra lavoro, amici, salute e situazioni familiari cui ovviamente devo tenere conto.
Per cui la comodità è che se ho una settimana o tre giorni, un tesoretto di tempo per me molto, molto prezioso, non li posso sprecare ma li voglio assolutamente usare e poter partire!
Una volta ragionavo diversamente. Cioè aspettavo di poter viaggiare quando potevano farlo anche le altre persone che venivano con me, adesso invece se ho qualche giorno e voglio viaggiare parto e basta!
3- Il Risparmio economico
Assieme alla comodità c’è una parte importante del viaggio legata al risparmio economico sulle varie prenotazioni. Nel senso che potendo partire liberamente e con più flessiblità posso farlo quando trovo i migliori prezzi dei voli, degli hotel, e considerando solo le mie necessità o limiti di budget e non quelle di tutto il gruppo.
Posso cioè scegliere di alloggiare in un ostello piuttosto che in un hotel, a noleggiare l’auto oppure a preferire per gli spostamenti i mezzi pubblici, a scegliere lo street food al bel ristorante, ma allo stesso tempo anche a concedermi un piccolo lusso se a me và.
Riesco quindi spesso a parità di budget a viaggiare di più! Ricordo benissimo quando sono riuscito ad andare a Bruxelles 4 giorni acquistando i biglietti aerei a circa 6 euro andata e ritorno!
4- L’emozione di essere da solo e guardare fuori un mondo nuovo e sconosciuto
Essere in un luogo più o meno lontano da casa, esserci da solo ed essere consapevole che tutto dipende dalle mie decisioni e dalle mie scelte. Quella sensazione molto strana dell’essere da soli e gardare fuori un mondo nuovo, sconosciuto e dipendere totalmente da se stessi.
Sentirsi nel mezzo di un’avventura bellissima che stai vivendo rispettando i tuoi ritmi, le tue preferenze, i tuoi gusti, i tuoi orari, rispettando fondamentalmente te stesso, che, per me, è tanta roba!
Ma sentirsi anche vulnerabili; oddio, dove sto andando? Cosa sto facendo? Sentirsi nel mezzo di un’avventura, immerso in un mix di emozioni, tra ansia, eccitazione, ottimismo e paura.
Inosmma tante facce della stessa medaglia, che almeno a me danno la forza, la voglia, il coraggio, l’energia ed il pensiero che il prossimo viaggio sarà sempre quello più bello perchè ho questo grande desiderio di scoprire posti nuovi, ho sempre questa curiosità e questo insieme di emozioni che non sò bene come definire che solamente il viaggio e specialmente il viaggio da solo, in questa fase della mia vita mi stanno dando.
Questa è la mia risposta strutturata e forse un pò lunga, che spero abbiate avuto la pazienza di leggere fin qui, che tiene conto di varie riflessioni, evuluzioni personali che qualcuno magari fà ed altri no, perchè magari altri non hanno o non avranno mai l’esigenza di viaggiare da soli, e come dicevo all’inizio è una cosa davvero molto personale e soggettiva.
Provare a viaggiare da solo
Credo che se qualcuno ha la voglia di provare a viaggiare da solo debba farlo anche andando oltre alcuni stereotipi per lo più radicati nel nostro paese.
Nel corso dei tanti viaggi soprattutto all’estero ho visto alcune differenze rispetto alla nostra Italia. Da noi si tende a fare tutte le cose insieme ad altre persone.
Ad esempio andare a cena da soli, andare al cinema da soli, in Italia se lo fai non sei visto proprio così bene oppure ti senti osservato o giudicato per il solo fatto che hai deciso di fare una cosa da solo.
All’estero per fortuna le cose sono un pochino diverse ed è molto più usuale e normalissimo che le presone escano e facciano le cose da sole. In particolare in Italia chi viaggia da solo a volte è considerato quasi asociale oppure come una persona che non ama la compagnia o non ha amici, o peggio ancora un pò “strano”.
Invece viaggiando da soli si vivono tutte le emozioni al top, si assaporano di più tutti i più piccoli particolari e si è più concentrati su quello che si vuole fare e vedere. Ovviamente sempre secondo me!
Certo amo anche viaggiare insieme ad altre persone, perchè ritengo la condivisione qualcosa di molto importante e bello sia nella vita di ogni giorno che nel viaggio.
Non essere sempre negli standard della maggioranza
Nel nostro paese si tende a pensare: se viaggi da solo non sei proprio così “normale” rispetto al resto della gente che viaggia sempre in compagnia, e a me piace particolarmente non essere troppo “normale”, non essere negli stardanrd e negli stereotipi della maggioranza.
In realtà, poi viaggiando si scopre anche che quello che siamo abituati a pensare qui da noi è soltanto uno dei mille mila modi che fuori nel mondo magari sono abituati a pensare in modi totalemente diversi.
Quindi questa cosa mi ha fatto molto crescere e maturare come persona e mi ha fatto capire che il viaggio ti aiuta tanto a vedere tutto il mondo in modo diverso, a diventare anche un pò più umili, perchè si realizza che quanto noi vediamo è solo una piccolissima parte di mondo ed il nostro modo di pensare è soltanto uno dei tanti che ci sono.
Quindi si è portati a non giudicare o a giudicare di meno, a dare meno sentenze su questo o su quello, a dire meno quello è giusto o sbagliato perche si capisce che sono solo l’evoluzione di tanti modi di pensare, di capire, di valori culturali e personali, che mi portano in una determinata direzione e portano altri in un’altra, magari uguale o anche diametralmente opposta.
Questa la mia riflessione sul viaggiare da solo, si, quando e perchè. E sul come mai in questo momento ed in questa fase della mia vità decido spesso di viaggiare da solo.
Se avete altre domande, curiosità o tematiche interessanti da affrontare su questi temi, vi aspetto qui sotto nei commenti.
Vi ricordo anche che potete trovarmi su Instagram viaggiaconflavio e sulla mia Pagina Facebook. Siete i benvenuti!